Agenzia

A Pollenzo esisteva, fino al 1833, una grande cascina dall'impianto medievale a curtis, già appartenente all'abbazia benedettina della Novalesa, poi demolita in occasione del completo riassetto dell'area pollentina attuato per volere di Carlo Alberto, a partire dal 1832: il principe fece avviare in quell'anno le opere di ristrutturazione e riqualificazione del castello, del borgo e di un'area circostante di oltre seicento ettari.
L'Agenzia era il centro economico-finanziario della tenuta: Carlo Alberto voleva farne un centro di ricerca per il miglioramento della redditività agricola, "ferme modèle" dove sperimentare moderne tecniche di produzione cerealicola, vinicola, zootecnica. Così, dal 9 al 12 ottobre 1843, proprio a Pollenzo venne organizzata la "Primaria adunanza generale della associazione agraria". Risale allo stesso periodo la realizzazione di una maestosa cantina capace di contenere decine di migliaia di bottiglie. La vocazione dell'Agenzia di Pollenzo era già chiaramente segnata; lo era, d'altronde, già in epoca romana: iscrizioni funerarie risalenti al I - II secolo d. C. ritrovate nella necropoli ricordano un merkator vinarius (mercante di vini). La stele che riporta quest'iscrizione è oggi conservata all'ingresso del Museo Civico di Archeologia di Bra.
I caratteri 
    formali classicheggianti del complesso architettonico, denominato sin dal 
    suo impianto Agenzia, sono, fatta eccezione per alcune specifiche componenti, 
    comuni a tutti i nuovi edifici realizzati nelle tenute reali durante il regno 
    di Carlo Alberto; lo si può osservare dalle forme che caratterizzano 
    la grande corte, dal taglio delle finestre, dalle cornici, dal timpano del 
    corpo aggettante della manica ovest. 
    Per ottenere un alone di medievalità, in sintonia con il gusto romantico 
    dominante, si adottarono forme a ogiva per tutte le aperture delle facciate 
    esterne dell'Agenzia e dei fabbricati accessori, e forme medievaleggianti 
    per la grande torre all'angolo della piazza; inoltre si inserirono due torrette 
    sul prospetto principale, adornati da cammino di ronda su caditoie e merlatura.
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         Esterno visto dalla piazza durante l'inaugurazione  | 
       
         Cortile interno durante il primo mercato domenicale  | 
    
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         Ingresso dell'Albergo  | 
    
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         Scorcio laterale  | 
       
         Sala Conferenze  | 
    
    Particolare dell'ingresso
    
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