"L'albergo
del libero scambio" (L'hotel du libre-echange)
commedia
brillante di Georges Faydeau con la compagnia "Marianna Torta Morolin"
(4
settembre 2004)
Sabato 4 Settembre 2004 è stata presentata dalla compagnia "Marianna Torta Morolin" della Famija Albeisa, nella piazza Vittorio Emanuele II a Pollenzo, la commedia brillante di Georges Faydeau "L'albergo del libero scambio" (L'hotel du libre-echange).
La brillante commedia divisa in tre atti ha raccolto un grande consenso fra il pubblico che ha applaudito tutti gli attori. Quest'ultimi, con grande bravura, hanno accompagnato lo spettatore attraverso le vicende intrecciate di due coppie, a cui fanno da contorno altri personaggi non meno divertenti e molto caratteristici, e di un rocambolesco e mancato tradimento coniugale.
Personaggi:
Pinglet Valter Contiero
Sig.ra Pinglet Marina Morra
Paillardin Onofrio Coppola
Marcel Manuela Grippi
Mathieu G.Carlo Ricatto
Victoire Stafania Giubergia
Maxim Giuseppe Albertino
Figlie Mathieu Dogliotti Stefania
Patrizia Sugliano
Rita Barbero
Boulot Franco Tibaldi
Bastiano Massimo Sandri
Commissario Gian Mauro Perrone
Regia di Vincenzo Santangata
La commedia è inserita anche nel cartellone del Teatro Sociale di Alba dove verrà rappresentata nel mese di Febbraio.
Georges
Feydeau fu l'autore più in voga del teatro leggero della Belle
Époque: Le sue opere si fondano su uno sviluppo logico e rigoroso dell'intreccio,
nel quale vengono inseriti a profusione equivoci, scambi di persona, situazioni
ridicole, i cui protagonisti appaiono come manichini svuotati di personalità
e di psicologia, animati dalla sola ricerca del piacere e della ricchezza,
pure e semplici pedine in balia di una sorta di fato comico che li sovrasta
e ne determina i movimenti e le vicende.
La struttura de L'albergo del libero scambio è quella
tipica non soltanto del vaudeville, ma della cosiddetta pièce-bien-faite,
un modello elaborato da E. Scribe nei primo decenni del ventesimo secolo,
dove le esigenze di intreccio, accuratamente preparato e sviluppato a forza
di imprevisti e di sorprese, vengono anteposte all'itinerario psicologico
dei personaggi.
Le regole sono precise: un primo atto per presentare la situazione: un secondo
atto fitto di peripezie; un terzo atto, infine, dove tutti i nodi vengono
al pettine e l'ordine viene, in qualche modo, ristabilito. Feydeau in questa
commedia segue rigorosamente lo schema, mettendoci di suo un elemento di ineluttabilità:
i piani dei suoi protagonisti non vanno a monte per circostanze casuali, ma,
come qualcuno ha scritto, per una serie di interventi del fato, inesorabile,
anche se inclinato al comico, come quello che agisce nella tragedia greca.
Protagonista assoluto è l'adulterio che, reale o presunto,
è argomento atto a provocare risate, di solito a scapito del marito
stolto e maturo al quale la donna preferisce un amante giovane e baldo. In
realtà ne L'albergo del libero scambio le risate nascono dal fatto
che l'adulterio, nonostante la buona volontà dei contraenti potenziali,
non viene consumato sia dall'abilità più o meno diabolica con
cui uno strepitoso Feydeau conduce i suoi personaggi fin quasi all'irreparabile
ed escogita trovate ingegnose per evitare che esso accada.