"Suta
i purtiet"
Mostra fotografica in bianco e nero
a cura di Piero Ferrero
(Piazza Vittorio Emanuele - 21/24 settembre 2007)
Una mostra
fotografica con pannelli bifacciali dalle grandi dimensioni, esposti "Suta
i purtiet" nello scenario suggestivo della piazza di Pollenzo.
La stessa piazza che è stata testimone di molti eventi importanti:
"spose, processioni, cresime, funerali, partite di calcio; qui sotto
si giocava a biglie quando pioveva, a stermese e dopo le nevicate, a malucò".
Sono le parole di Piero Ferrero, apprezzato
fotografo pollentino e ideatore della mostra, che hanno aperto ed inaugurato
l'evento - venerdì 21 settembre nel tardo pomeriggio - di fronte ad
un nutrito gruppo di pubblico.
Il taglio del nastro simbolicamente, è toccato a due pollentini doc,
Giacomo Brero e Piero Capello; alle loro spalle la foto che li ritrae nel
'45 alle soglie della liberazione: giovani partigiani in sidecar, mitra alla
mano, lo sguardo fiero che scruta l'orizzonte.
La mostra è dedicata alla memoria di Silvana Capello, figlia orgogliosa
di quel partigiano di allora. Promossa dall'associazione "il Ponte",
la rassegna è inserita in un progetto più ampio che si sta realizzando
in questi mesi. Obiettivo di questo percorso è il coinvolgimento delle
persone con memoria storica per la raccolta di testimonianze e interviste,
tradizioni, ricordi, foto, canzoni, quanto può contribuire ad una documentazione
sul nostro paese, sul suo passato storico, culturale e sociale.
La rassegna
fotografica "Suta i purtiet" aperta fino al lunedì 24, sarà
riproposta il prossimo sabato e domenica; la richiesta è giunta da
molti che vogliono proporla ad amici e conoscenti, dopo le emozioni provate
grazie a questo percorso nella memoria. Possibile grazie al contributo economico
della Provincia di Cuneo, della Regione Piemonte, della Cassa
di Risparmio di Bra, ha avuto anche importanti sponsor privati: la Cattolica
di Verrua, Camiceria Vibrazioni, Bra Servizi, il fai da te di Roreto,
la banca del Vino, Coop 3, Studio tecnico di Guido Magliano ed inoltre
il supporto di Bruno Sacchetto, Davide Fadini, Paola Barchi e dei molti
volontari dell'associazione
il Ponte.
Piero
Ferrero in apertura ha spiegato i motivi di questa iniziativa ed
ha confessato di avere un sogno:
"Niente come la fotografia riesce a fermare il tempo, quel tempo che
corre troppo in fretta, e a dare un volto alle persone che altrimenti vivrebbero
solo nella memoria. Tutte queste persone hanno abitato il nostro paese ed
hanno fatto la sua storia. I volti di allora ritratti da fotografi occasionali
o da quelli che venivano nella scuola elementare o all'asilo, alle feste di
leva o agli eventi sportivi. Certe immagini, come quelle di Nota e Tony, ci
fanno ritornare con la mente alla quotidianità di una volta. Sono sicuro
che anche voi, rivendendo queste foto, ritornerete bambini a gustare quei
momenti magici, quando c'era Suor Cesira, don Mazza, Domenico che veniva con
il suo banco di beneficenza, "Giuanin cit" che tra una bevuta e
l'altra, suonava il sax, Maso che pescava le carpe balena o quando c'erano
i partigiani. Mai come in questi anni, abbiamo sentito il bisogno di attaccarci
alle cose perdute, ai valori perduti, quando Pollenzo aveva un'anima, si lavorava
molto, ma poi ci si divertiva, ci prendevamo in giro, ma eravamo sempre insieme.
Vorrei che questa mostra, con la dovuta modestia, servisse a qualcosa! Anche
a stare più insieme, a parlarci un po' di più."
Ed è
stato un via vai, continuo con centinaia di persone che in questi giorni si
sono fermate a curiosare, guardare, contemplare; Pollentini di oggi, pollentini
di ieri che ora vivono in altri paesi, richiamati da un passa parola spontaneo
quanto repentino, italiani di altre regioni, stranieri meravigliati e sorpresi
da questo emozionante viaggio nel nostro passato; ed è stata occasione
di incontro, condivisione di ricordi e nostalgie, risate, amici di infanzia
ritrovati, malinconia per una giovinezza che non torna;
ma al tempo stesso la scoperta di una verità importante: ogni persona,
anche la più semplice ed insignificante, lascia dietro di sé,
impronte ed orme indelebili su questo terreno fragile e meraviglioso che è
la vita.
Questi giorni hanno dimostrato che il sogno di Piero si può avverare.
Associazione
"il Ponte" - Pollenzo