Vicende
storiche - Cronologia essenziale
179 a.C | Inizia l'occupazione romana tra Langhe e Monferrato diretta dal console Q.Fulvio Flacco. |
173 a.C. | M. Popilio Lenate dopo dura lotta sottomette gli Statielli |
143 a.C. | Con la definitiva sottomissione dei Salassi la regione è ormai acquisita da Roma. |
Secolo Il a.C. | Fondazione del primo nucleo romano di Pollentia. |
43 a.C. | Nel corso della guerra di Modena i legionari di Bruto ne fanno punto di appoggio per opporsi all'esercito di Marco Antonio. |
Secolo I d.C. | Tumulti della plebe locale costringono l'imperatore Tiberio ad inviarvi coorti armate che imprigionano tutti i maggiorenti della città. |
I-III secolo d.C. | Periodo dei maggior benessere di Pollentia per le sue attività economiche volte alla produzione vasaria, alla tintura della lana ed al commercio vinicolo. |
Secolo IV d.C. | L'imperatore Costantino accoglie nel territorio dell'impero i Sarmati vessati dai Goti e li distribuisce in guarnigioni militari suddivise in prefetture. La sede di una di queste Praefecturae Sarmatorium Gentilium è posta a Pollentia. E il momento che vede la forte penetrazione del Cristianesimo nella nostra regione. |
402 | Invasa la pianura padana con le sue orde di visigoti, Alarico, dopo essersi soffermato presso Asti, si accampa nella pianura di Pollentia. Il giorno di Pasqua il comandante dell'esercito romano Stilicone, preceduto dalla cavalleria di Saulo, lo attacca e lo sconfigge dopo dura battaglia. |
Secolo V d.C. | Inizia la decadenza del luogo per abbandono della popolazione che trasmigra in gran parte sulle alture circostanti. |
Secolo VII d.C. | Occupazione longobarda dei territorio. Il re Rotari aggrega Pollenzo, la cui chiesa dipendeva dal metropolita di Vercelli, al nuovo gastaldato di Diano. |
773 | Con l'occupazione franca Pollenzo viene unita al comitato di Torino. |
899 | Le incursioni ungare devastano tutto il territorio dell'albese del quale Pollenzo fa parte. |
938 | E' il momento culminante delle scorrerie dei Saraceni che, lungo la val Tanaro, mettono a ferro e fuoco tutte le città ed i villaggi del territorio. |
998 | L'imperatore Ottone Il cede al priore Gezone dei monaci dell'abbazia di Breme il monastero di S. Pietro ed il vicino castello di S. Giorgio. |
1028 | Olderico Manfredi e sua moglie Berta donano il monastero di S. Maria alle monache dell'abbazia di Caramagna. |
1034 | Vidone di Pombia concede tre cappelle situate nella braida di S. Giorgio ai monaci dell'abbazìa di Nonantola. |
1153 | Il vescovo di Asti, che ha giurisdizione su Pollenzo, ne concede il territorio a Rodolfo, abate di Nonantola. |
1162 | Nicolò de Brayda, signore di Bra, si annette il castello di S. Giorgio. |
1198 | Il Comune di Alba, desideroso dì estendere il proprio dominio, concede la cittadinanza albese ai pollentini, impegnandosi a fortificare il loro castello. |
1218 | Il Comune di Alba, mediante il pagamento di cinquecento lire astesi, acquistai diritti dei monastero di S. Pietro. |
1242 | Alba acquisisce definitivamente tutto il territorio di Pollenzo. |
1245 | I de Brayda si impadroniscono del villaggio fortificandone le difese. |
1253 | Accordatosi con Alba, l'abate Pietro riconosce la signoria di Uberto de Brayda su Pollenzo. |
1259 | Inizia l'espansione angioina sul territorio. |
1261 | Uabate Pietro cede nuovamente tutto il territorio al Comune di Asti che si impegna a difenderlo con sue milizie. Il siniscalco angioino Guglielmo Stendardo, occupata Pollenzo, la cede per ottocento lire a Pietro de Brayda. |
1282 | Pollenzo è occupata dai Graffagnini, fuorusciti albesi di parte guelfo-angioina, quindi il Comune di Asti la pone a sacco cedendone poi una parte al Comune di Alba ed un'altra a Bra per la somma di duecento lire. |
1283 | Il Comune di Alba cede i suoi diritti su Pollenzo a Guglielmo VII di Monferrato che si impegna a ricostruire castello e villa. |
1285 | Il Comune di Asti distrugge Pollenzo con l'imposizione di mai più riedificarla. |
1292 | Il Comune di Asti provvede a smantellare le ultime difese superstiti. |
1346 | Nuovamente occupata dai de Brayda, Pollenzo cade nelle mani dei Falletti che atterrano ciò che rimane del borgo e di parte della chiesa. I braidesi occupano nuovamente il villaggio. Il siniscalco angioino Francesco Bollero viene sconfitto in battaglia. Con lui cadono a Pollenzo cento cheraschesi ed ottanta braidesi. E' il momento dell'espansione viscontea. |
1356 | I braidesi muniscono a difesa il campanile di Pollenzo in quanto unico punto fortificato rimasto del luogo. |
1380 | Lorenzo Cane, abate di Breme, cede i suoi diritti su Pollenzo ai Visconti. |
1381 | I Visconti danno investitura di Pollenzo e di S. Vittoria ad Antonio Porro. |
1385 | Antonio Porro riedifica il castello. |
1431 | In seguito all'alleanza contratta dai Porro con i marchesi di Monferrato, Filippo Maria Visconti invia il capitano Nicolò Piccinino che occupa militarmente Pollenzo. |
1432 | I Visconti accusano Costanzo Porro, figlio di Antonio, di tradimento e lo condannano a morte in contumacia. |
1433 | Filippo Maria Visconti dà l'investitura di Pollenzo e di S. Vittoria ad Antonio di Romagnano. |
1448 | I Romagnano fanno atto di sottomissione ai Savoia ricevendone il titolo di conti. |
1450 | In seguito alle vittorie di Francesco Sforza, Pollenzo torna a far parte dei domini milanesi. |
1512 | Giovanni Falletti assale Pollenzo e la mette a sacco. |
1525 | Carlo V, conquistato il ducato di Milano, si insignorisce di Pollenzo. |
1530 | Carlo V cede il feudo di Pollenzo ai duchi di Savoia. |
1628 | La pievania di Pollenzo, già dipendente da quella di Bra, ottiene la propria autonomia. |
1650 | Estintasi la linea diretta dei Romagnano, Pollenzo è acquisita dal ramo collaterale di S. Vittoria. |
1727 | Per nuova successione diventano signori di Pollenzo i Romagnano di Virle. |
1751 | Estinzione dei Romagnano di Virle. Pollenzo diviene appannaggio di Benedetto di Savoia, duca del Chiablese. |
1762 | Pollenzo è posta alle dirette dipendenze di casa Savoia. |
1809 | Giuseppe Franchi Pont pubblica il primo resoconto di rilievi e scavi archeologici effettuati in Pollenzo dal titolo Delle antichità di Pollenza e de' ruderi che ne rimangono. |
1832 | Vengono avviati i lavori per la ristrutturazione del castello e del borgo. |
1844 | Parte dei coro ligneo dell'abbazia di Staffarda viene inserita nel nuovo edificio parrocchiale. |
1944 | Il castello ospita una guarnigione tedesca. |
1945 | Un incendio provoca la distruzione di parte della struttura interna del castello. |
1958 |
Riprendono, dopo la parentesi bellica, le esplorazioni sistematiche del territorio archeologico pollentino. |
Edoardo Mosca